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LA CRISI DEL BIPOLARISMO |
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 L’Italia che usciva dalle elezioni del 2008 sembrava essersi calata in una prospettiva pienamente bipolare e bipartitica. Â
Si passò, nel giro di pochi mesi, da una frammentazione politica estrema (si contavano 17 gruppi parlamentari nella legislatura precedente), al dominio politico di due coalizioni all’apparenza omogenee e formate da giusto un paio di partiti. Furono banditi dal parlamento comunisti e socialisti. Sopravvivevano, quasi per un capriccio del fato (e a stento), i democristiani dell’UDC. Tuttavia, oggi, a due anni di distanza, questo modello sembra essere entrato in profonda crisi.
Con Casini che annuncia la morte del bipolarismo, con l’Idv che si rafforza continuamente spesso anche in contrapposizione con il Pd, con il Movimento 5 Stelle di Grillo che preme dalle retrovie, con il ritorno di contrasti intra-partitici (Fini Vs Berlusconi) e scissioni (Rutelli che forma una partito a sé), il bipolarismo sembra condannato a una sonante bocciatura. Perché? Quali sono le ragioni di quello che si profila essere un fallimento? Innanzitutto l’interpretazione che la classe politica ha dato del bipolarismo: ossia un sostanziale bipartitismo. Il tentativo è stato quello di sottintendere le numerose e sfaccettate anime politiche del paese in due colossi. La reazione è stata quasi fisiologica: liti e polemiche interne già nei primi due anni della loro formazione. Il naturale palesamento di concezioni politiche diverse, e non di ostacoli contingenti. La corrente di Fini non incarna altro che la destra liberal-conservatrice (di stampo An) in contrapposizione alla destra populista (di stampo Berlusconiano). Lo scontro di qualche mese fa che si è concluso con l’uscita di Rutelli e compagni dal Pd non è altro che la riproposizione del dualismo centristi-sinistrorsi. Inoltre l’Italia è un popolo di moderati, avendo alle spalle decenni di Democrazia Cristiana. E nell’attuale sistema il moderato è diviso, se non addirittura schiacciato tra i due colossi. Ma l’Italia è – paradossalmente - anche un popolo di contestatori. E come può esprimersi un voto di protesta in un sistema bipolare-bipartitico? Ecco spiegato il progressivo aumento di consenso di Lega e Idv, oltre che la crescente diserzione dalle urne.  Written by Giuseppe Briganti  modificated by Manager_Igor Scarabel La redazione di InformazionePura.it, pur facendo un grande controllo dei contenuti che pubblica, non si assume nessuna responsabilità in merito agli stessi. Infatti, è l'autore dello stesso articolo che si prende la piena responsabilità legale ed amministrativa dei contenuti pubblicati in esso (testo, foto, e vari). bipolarismo, bipartitismo, pdl, fini, Italia, berlusconi, |