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LE PIANTE CARNIVORE, QUESTE SCONOSCIUTE |
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Le piante carnivore hanno spesso sedotto la fantasia degli uomini, che le hanno trasformate in esseri “diabolici” con i quali è meglio non avere nulla a che fare.
La pianta carnivora più grande e una Nepente, rampicante delle foreste tropicali le cui trappole, detti ascidi, raggiungono un diametro di 15 cm e può imprigionare anche piccoli animali. Tra le più piccole piante carnivore conosciute troviamo le utricularie, le cui trappola è costituita da una vescica(otricolo) che misura appena qualche millimetro. Normalmente queste piante traggono il proprio nutrimento dal suolo, ma per sopravvivere in terreni molto poveri di sostanze nutritive, alcune di loro hanno dovuto ingegnarsi per trovare nuove fonti di cibo.
Sono così comparse le trappole al centro delle loro foglie: alcune si sono munite di profonde cavità colme di liquido oppure di trappole a scatto, mentre altre hanno iniziato a secernere una sostanza viscosa. Nelle cavità-trappola il liquido che permette alla pinta di digerire le prede ospita, a volte, le larve di insetti che lì trovano il nutrimento necessario alla propria crescita. All’ interno degli ascidi inoltre, si possono anche nascondere ragni intenti a tessere la propria tela. Moltissime di queste affascinanti piante restano ancora da scoprire, sperando che l’uomo non distrugga irrimediabilmente i loro habitat naturali il cui studio potrebbe condurre a importanti scoperte in ambito medico-scientifico.
Written by Funnymarty published by Manager_Igor Scarabel La redazione di InformazionePura.it, pur facendo un grande controllo dei contenuti che pubblica, non si assume nessuna responsabilità in merito agli stessi. Infatti, è l'autore dello stesso articolo che si prende la piena responsabilità legale ed amministrativa dei contenuti pubblicati in esso (testo, foto, e vari). scienze, natura, piante carnivore, nepente, nutrimento piante carnivore, ascidi piante carnivore |